Copywriting persuasivo: 3 errori da non fare

Copywriting persuasivo: 3 errori da non fare

Scrivere male non aiuta il tuo copywriting persuasivo

Dopo funnel, la buzzword (la parola più chiacchierata) del web del 2019 è copywriting persuasivo.

Perché?

Perché è super importante saper scrivere, saper scrivere bene significa comunicare bene, e se sai comunicare bene vendi sicuramente di più degli altri.

Fin qui ci siamo?

Te lo dico perché continuo a vedere strafalcioni a destra e a manca, fatti da persone che dichiarano di essere grandi comunicatori quando, a conti fatti, continuano a scrivere come se avessero 7 anni.

Non scherzo, ne ho catalogati tre tipi qui, per aiutarti a non fare gli stessi errori.

🔝 Io Ti Scrivo Tutto In Maiuscolo

Sono quelli che hanno il tasto SHIFT (maiuscolo) della tastiera super consumato, perché lo usano “ad minchiam” per scrivere qualsiasi cosa.

Tutto sbagliato.

In italiano non si scrive così, la lettera maiuscola ha un senso, se l’hanno inventata lo hanno fatto per rendere unica la parola che la adotta.

Vediamo quando è corretto usarle:

  • all’inizio di un testo;
  • dopo un punto “.” questo per intenderci;
  • all’inizio di un discorso diretto: e Marco disse “Oggi piove!”
  • Con i nomi propri di persona;
  • con i nomi di luoghi geografici, quelli dei corpi celesti e delle festività.
  • Quando citi un’opera d’arte, il titolo di un film, di una canzone, di un libro…

Insomma ci siamo capiti, se vuoi avere l’elenco completo, ti basta cercare su Google.

Invece scrivere cose tipo:

“Quelli Che Usano il Marketing Online E Non
Capiscono A Pieno La Psicologia dei Loro Contatti”

È completamente sbagliato.

Questa pessima abitudine di scrivere in questo modo deriva da una vecchissima concezione di copywriting persuasivo tutta americana (dove spesso la forma non sanno neanche dove sta di casa) in cui si usano le maiuscole a tutto spiano per dare risalto al testo, magari in una e-mail o una lettera di vendita, cercando di spezzarne la monotonia (tante parole tutte insieme davanti a chi non legge solitamente nulla più della lista della spesa possono scoraggiare…) e per dare risalto ad alcune parole più importanti.

Il problema è che scrivere tutto il testo con questa regola non rende il testo ne più interessante, ne mette in evidenza qualche passaggio.

Ritorna ad essere tutto uguale, monotono, insignificante e soprattutto: ignorante.

David Ogilvy il Re del copywriting persuasivo

David Ogilvy si ribalta nella tomba ogni volta che scrivi così male.

❌ Il copywriting persuasivo che scrive “qual’è” con l’apostrofo

Il caso del “QUAL’È” con l’apostrofo – e di molti altri strafalcioni grammaticali – rivelano una sola, triste verità: chi scrive così è una capra 🐐

Vuol dire che non ha mai letto niente oltre alle istruzioni per accendere la caldaia di casa.

Ne ha parlato pure Lercio 😁

L’Accademia della Crusca si arrende:
“Scrivete qual è con l’apostrofo e andatevene aff**ulo”

I refusi ci possono stare, tutti commettiamo degli errori, ma alcuni sono imperdonabili. Perché?

Perché non stai scrivendo sul gruppo WhatsApp del calcetto, ma stai comunicando ai tuoi clienti e credimi, fra di loro ci sono quelli che notano queste miserabili cadute di stile e si fanno un parere estremamente negativo su di te.

Stessa cosa vale quando sono testimone dell’eterna guerra fra congiuntivo e condizionale, o peggio, quando leggo qualche scritto che inizia una frase con un modo e tempo, per concluderla in un altro. Brividi 🥶

🔥 Xchè e x ki kavolo scrivi kosi’ (copywriting persuasivo da bimbominkia)

Ed eccoci qui all’errore che sancisce definitivamente il tuo ritorno in prima media.

“Xchè” invece di “perché”
“ki” al posto di “chi”
“x” come “per”
Usare l’apostrofo invece delle lettere accentate.

Pensa che già da soli questi quattro errori possono fare una valanga di danni, ma tranquillo, puoi peggiorare le cose se li usi tutti insieme 😁

Se per te o per chi sei abituato a leggere per formarti ed informarti queste che ti ho elencato sono regole imprescindibili per la comunicazione della tua impresa, allora il problema è serio.

Ma ho una buona notizia, tu sei ancora ancora in tempo a correggerti, ti basta digitare qualche tasto in più sulla tastiera ed evitare stupide scorciatoie, e vedrai che il tuo copywriting persuasivo ne gioverà.

Se stai pensando che la lingua sia cambiata e che ora c’è un modo diverso di comunicare, perché i social, il web e tutte queste menate… beh… ti sbagli!

Il modo è sempre quello e ha delle regole precise.

Si chiama LINGUA ITALIANA.

Tu che ne pensi?

Ti sei mai imbattuto in pseudo professionisti del copywriting persuasivo che scrivono “ad minchiam” in questo modo?

Che sensazioni ti sono arrivate leggendo dei testi così?

Se ne hai voglia…

Kommenta Qui Sotto Xchè Sarebbi Curioso Di Sapere Ke Ne Pensi 😁

PS: se vuoi sapere quali sono i 3 errori commessi abitualmente nel web marketing e nei business online, leggi questo “Tre errori da non commettere mai nel business online”.

About the author
Valerio Fioretti

Valerio Fioretti

Valerio Fioretti è lo specialista del web marketing per le piccole e medie imprese. Autore bestseller, speaker, consulente, formatore e marketing coach.

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