CPC (Cost Per Click): formula e significato

Tra le metriche della pubblicità online, il CPC (Cost Per Click) ti serve per sapere quanto ti costano i tuoi annunci a pagamento ogni volta che un utente vi interagisce: ecco cos’è e come puoi calcolarlo.
CPC

Tra le metriche della pubblicità online, il CPC (Cost Per Click) ti serve per sapere quanto ti costano i tuoi annunci a pagamento ogni volta che un utente vi interagisce: ecco cos’è e come puoi calcolarlo.

Domanda forse un po’ scomoda: su una scala da 1 a 10, quanto ne capisci veramente del mondo della pubblicità a pagamento?

Che tu sia tanto o poco esperto di web marketing, immagino che a volte la parte degli annunci sponsorizzati (su qualsiasi piattaforma) ti appaia un po’ dura da comprendere fino in fondo…

O magari per te farli è un gioco da ragazzi, ma non hai mai approfondito più di tanto la questione.

In entrambi i casi, il succo della faccenda è questo: anche se la maggior parte delle piccole imprese sembra faccia ormai una qualche forma di pubblicità online, il cosiddetto Pay Per Click (e, più nello specifico, il Cost Per Click) è ancora un concetto che sfugge a molti.

Eppure, si tratta di una skill importante da padroneggiare – o almeno di cui avere una conoscenza di base.

Ps. Se ti perso i miei articoli su Data Analysis e KPI ti consiglio di andarteli a leggere 😉

Se quindi PPC e CPC sono sigle ancora un po’ oscure per te, sei nel posto giusto: in questo articolo troverai tutte le definizioni che ti servono per conoscere meglio questi strumenti e per capire soprattutto cos’è il cost per click, a cosa serve e come puoi calcolarlo.

Cos’è il CPC (Cost Per Click)?

Hai presente quando fai una ricerca su Google e trovi in alto gli annunci sponsorizzati, sopra i risultati di ricerca organici?

Ecco, quello è marketing pay-per-click (PPC), ossia un modo di fare pubblicità online in cui paghi per far apparire il tuo sito tra i primi risultati di ricerca.

E il Cost Per Click (CPC) rientra proprio in questa categoria.

Ma cos’è esattamente?

Immaginiamo che tu voglia fare un annuncio a pagamento su Google: il Cost Per Click si riferisce a quanto tu paghi ogni volta che un utente ci farà clic.

Ti serve quindi per misurare il costo dei tuoi annunci – ed è chiaramente una metrica che determina il ritorno sull’investimento e quindi il successo delle tue campagne.

La pubblicità pay-per-click è più comune nelle pagine dei risultati dei motori di ricerca, come Google, ma viene utilizzata anche sui canali social (sebbene il CPM sia più comune). Se fatto bene, la PPC può farti guadagnare lead di qualità.

Forse però ora ti stai chiedendo, qual è la differenza tra PPC e CPC?

In realtà, PPC e CPC descrivono la stessa cosa: il PPC è il sistema per cui paghi per ogni singolo clic su un annuncio, mentre il CPC è il dato utilizzato per misurare tali clic.

Infine, il Cost Per Click è un dato che si applica a varie tipologie di pubblicità, dagli annunci display a quelli che appaiono nei risultati dei motori di ricerca e sui social media, che contengano testo, immagini o video.

CPC: come si calcola?

Per capire quanto ti costa un singolo clic sul tuo annuncio, puoi usare questa semplicissima formula:

CPC = costo dell’annuncio / numero di clic

CPC

Quindi, se hai speso 500€ per la tua campagna e hai ricevuto 100 clic, il tuo CPC sarà:

CPC = 500 / 100 = 5€

Questa informazione ti permette di capire se tale campagna è stata efficace e se sono quindi necessarie o meno delle modifiche alla tua strategia promozionale.

Facile, non è vero?

Ma c’è di più: in realtà, puoi analizzare la tua strategia pubblicitaria con metriche CPC più specifiche.

Ecco quali:

Costo massimo per clic

Il Cost Per Click massimo è l’importo massimo che sei disposto a pagare per clic. Un’offerta più elevata in genere consente al tuo annuncio di essere pubblicato in una posizione più alta sulla pagina.

Costo medio per clic

Il Cost Per Click medio per clic è il costo totale di tutti i clic diviso per il numero totale degli stessi.

Supponiamo che il tuo annuncio abbia ricevuto due clic: uno costa 1€ e l’altro 3€ – per cui il costo totale per entrambi è di 4€. Dividi quest’ultimo per i tuoi annunci e avrai il CPC medio: 4/2 = 2€.

Costo effettivo per clic

Il Cost Per Click effettivo è l’importo che ti viene addebitato per un clic – di solito inferiore rispetto al CPC massimo.

Costo manuale per clic

L’offerta Cost Per Click manuale ti consente di impostare il CPC massimo per ogni annuncio che pubblichi e per ogni parola chiave che desideri scegliere come target.

L’offerta manuale è un ottimo approccio se sai già quali parole chiave generano più clic e conversioni – per le quali puoi impostare un budget più elevato.

Costo per clic ottimizzato

Il Cost Per Click ottimizzato ti consente di ottenere il massimo dalla tua strategia, aggiustando automaticamente le offerte manuali se un clic ha maggiori probabilità di generare una vendita o una conversione.

Si tratta di una combinazione di offerta manuale e una strategia che utilizza il machine learning per ottimizzare le conversioni e il loro valore.

Offerta automatica

L’offerta automatica è una strategia per cui lasci che sia Google a impostare automaticamente le offerte in base alla probabilità che il tuo annuncio generi un clic o una conversione, ad esempio per parole chiave competitive, nei limiti del tuo budget.

Google Ads usa un processo di offerta per impostare le proprie tariffe e posizionare di conseguenza il tuo annuncio: per farlo, considera vari fattori, tra cui la percentuale di clic prevista e l’offerta CPC massima.

La piattaforma di Google utilizza quindi le soglie di ranking dell’annuncio stesso per determinare il costo effettivo quando viene fatto clic su di esso.

Cost Per Click vs Cost Per Mille

Tra i dati del marketing digitale che dovresti monitorare, troviamo anche il CPM, ossia il cost per mille.

Ci ho già dedicato un articolo del blog (lo trovi qui), ma colgo l’occasione per ribadirti qual è la differenza con il Cost Per Click e a cosa possono esserti utili.

Come appena detto, il CPC si basa sul numero di clic effettivi ricevuti dall’annuncio.

Il CPC ti addebita solo il numero di volte in cui un consumatore fa clic sui tuoi annunci per ottenere ulteriori informazioni.

Il CPM, invece, si basa sul numero di volte in cui un annuncio viene semplicemente visualizzato: in particolare, ti addebita 1.000 impressioni, o visualizzazioni, dello stesso, indipendentemente dal fatto che l’utente ci faccia clic o meno.

Il CPC è più direttamente correlato agli acquisti effettuati dai clienti, mentre il CPM potrebbe aiutarti a raggiungere l’obiettivo di aumentare la brand awareness.

Puoi quindi usare entrambi i dati, considerando le implicazioni di ciascuno, per avere una visione più completa della performance delle tue campagne pubblicitarie.

Perché il CPC è importante?

Immagino che ti sia chiaro: sapere quanto stai pagando per la tua pubblicità e quanto è efficace la tua campagna ti serve per valutare l’andamento della tua strategia promozionale.

Ecco perché il CPC è un dato importante da considerare: il tuo obiettivo deve essere quello di ridurne il prezzo, cercando al tempo stesso di ottenere clic di alta qualità.

Monitorare il CPC, nello specifico, ti permette di:

  • indirizzare il traffico e attirare più clienti sul tuo sito, visualizzando annunci dove è probabile che il tuo pubblico di destinazione arrivi con più frequenza;
  • migliorare le tue campagne pubblicitarie a pagamento, confrontandone il costo con le entrate generate o con altre metriche;
  • determinare quali tipi di annunci utilizzare, per cui, se ritieni che il CPC non sia redditizio per alcuni, puoi spostare il tuo budget su altri che generano più traffico;
  • scegliere strategie di offerta manuali o automatiche: se hai una buona conoscenza della tua attività, del pubblico e delle strategie pubblicitarie a pagamento per il CPC, puoi scegliere di automatizzare le tue strategie di offerta in modo da poterti concentrare su altri obiettivi.

Conclusione

Bene, ora che sai cos’è il CPC e come si calcola, potresti chiederti: e adesso?

Beh, adesso devi valutare la qualità delle tue campagne.

Il tuo obiettivo, come quello di tutti i brand, deve essere quello di avere un CPC basso.

Il che significa essenzialmente due cose: ottimizzare gli annunci e calcolare il tuo budget, così da poter offrire valore e incentivare le vendite.

E tu, sai già qual è il CPC delle tue campagne?

Fammelo sapere nei commenti!

About the author
Valerio Fioretti

Valerio Fioretti

Valerio Fioretti è lo specialista del web marketing per le piccole e medie imprese. Autore bestseller, speaker, consulente, formatore e marketing coach.

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