Coaching: significato, tipologie e vantaggi

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Il coaching ti aiuta a definire la strada da percorrere e ti supporta nel farlo al meglio, usando tutte le tue migliori risorse. Ecco in cosa consiste, quali tipologie esistono e quali sono i suoi vantaggi.

Che tu voglia fare progressi in un ambito particolare della tua vita, superare un problema, attuare un cambiamento o semplicemente rimetterti in carreggiata, potresti aver pensato di rivolgerti a un servizio di coaching.

Oppure, magari ti piace l’idea di creare un impatto nell’esperienza delle altre persone e vorresti tu stesso formarti come coach…

In un caso o nell’altro, ti sei mai chiesto cosa significa davvero fare coaching?

Già, perché c’è un’enorme differenza tra insegnare a qualcuno e aiutarlo a imparare.

Sei d’accordo?

Mi spiego meglio: quando si parla di coaching, spesso si potrebbe immaginare il classico allenatore-motivatore che ti incita, urlandoti nell’orecchio e intimandoti di non mollare. Oppure quello che sa trovarti una soluzione per ogni cosa, come se avesse la bacchetta magica, e dirti esattamente quello che dovresti fare.

In realtà, la questione è ben diversa…

L’idea alla base è che chiunque sia in grado di raggiungere i propri obiettivi o trovare la risposta ai propri problemi: il punto è che spesso c’è bisogno di una mano per trovare la strada giusta per farlo.

Per ottenere il meglio dalle persone, dobbiamo credere che questo meglio sia proprio lì, dentro di loro; ma come facciamo a sapere che c’è, quanto ce n’è e come possiamo tirarlo fuori?

Ecco che interviene il coaching: un processo in cui sei supportato nell’apportare un cambiamento sostanziale e costruire fiducia in te stesso, che produca conseguenze altrettanto impattanti e positive nella tua vita.

Bene, ma cosa significa esattamente questa parolina (che, tanto per cambiare, ci piace tenere in lingua inglese, perché ovviamente fa più figo)?

Te lo spiego subito: ecco il significato di coaching, le varie tipologie e i suoi principali vantaggi.

Cos’è il coaching

Te la faccio subito breve: il coaching può essere definito come un metodo per raggiungere degli obiettivi prefissati.

Anzi, per essere più precisi, è un insieme di metodi di formazione, incentrati su una persona e i suoi bisogni, per consentirle di compiere la strada che vuole e giungere alla meta nel modo più sicuro ed efficace.

Quindi, cosa significa fare coaching e cosa fa un coach?

Il coaching è un processo che mira a sbloccare, sviluppare e allenare il tuo potenziale, per massimizzare le prestazioni, fornendoti il supporto necessario per imparare quello che ti serve.

Questa è la definizione data dallo stesso John Withmore, ex pilota automobilistico e fondatore del coaching moderno.

Ecco quindi che il coach aiuta te, il coachee (ossia il cliente o studente), a fissare uno scopo e trovare il modo migliore per raggiungerlo. Non ti dice come raggiungere il successo, ma ti offre supporto per prendere consapevolezza delle tue capacità e allenarle, così da sfruttarle al massimo delle possibilità.

Anche se ci sono molti modelli diversi di coaching (tra poco te li spiego per bene), il coach non va inteso tanto come “esperto” ma, piuttosto, come “facilitatore dell’apprendimento”. Una persona imparziale, che non ti giudica, disponibile a darti una direzione, ma al tempo stesso a lasciarti lo spazio per capire da solo come proseguire.

Una convinzione chiave alla base del coaching, infatti, è che dentro di te ci siano già tutte le risposte che cerchi: il ruolo del coach è aiutarti a trovarle, grazie a una maggiore consapevolezza e intuizione.

Come funziona il coaching

Il coaching possiamo dire che si basa su alcuni importanti principi:

  • non esistono persone “giuste” o “sbagliate”, ma solo persone che devono essere guidate nella ricerca di ciò di cui hanno bisogno;
  • ogni individuo ha il potere e il potenziale per raggiungere i suoi obiettivi;
  • tutte le azioni sono svolte con intenzioni positive;
  • le persone cambiano continuamente e questo processo è inevitabile;
  • ognuno cerca di scegliere l’opzione migliore tra le opportunità a sua disposizione.

Immaginiamo quindi che tu ti rivolga a un coach: il rapporto tra di voi si basa su un vero e proprio processo, fatto di step e passaggi consequenziali, per portarti da un punto A a un punto B.

Nell’interazione, che avviene durante la coach session, il coach ti pone delle domande attraverso cui puoi trovare da solo le soluzioni che cerchi. Per garantire che tu ottenga dei progressi, la prima cosa da fare è definire gli obiettivi: in genere, sei quindi incoraggiato a creare un elenco di punti di azione, così da sapere quali passaggi seguire per poter andare avanti. In seguito, sempre attraverso il dialogo, il coach ti aiuta a trovare il modo migliore per farlo.

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È molto interessante quello che spiega Timothy Gallwey (conosciuto come uno dei padri del coaching, insieme al già citato Whitmore), nel suo libro intitolato The Inter Game of Tennis. In base alla sua esperienza come allenatore di tennis, ti mostra infatti come un atleta può migliorare le sue performance: eliminando le interferenze dalla sua testa.

Il concetto è semplice: il tuo peggior nemico sei proprio tu!

Hai presente quella vocina che continua a dirti che qualcosa è troppo difficile o impossibile per te, che non sei abbastanza bravo/preparato/competente e così via? Ecco, l’idea è proprio quella di ignorare questo “dialogo” che ti fai con te stesso, fatto di giudizi e cattive valutazioni, per poter giungere alla meta con successo. Ecco perché si parla di “gioco interiore”: è una sfida fra te e te.

Pensa, esiste pure una formula che lo esprime:

Performance = potenziale – interferenze

Cosa vuol dire? Che per avere una prestazione eccellente e raggiungere i tuoi obiettivi occorre agire in due direzioni: sviluppare il potenziale e limitare le interferenze. E che i maggiori ostacoli al tuo successo sono interni, non esterni.

Lo scopo del processo di coaching è aiutarti a mettere a tacere questa voce interiore e permettere ai tuoi istinti di prendere il sopravvento.

Coaching: tipologie

Il mondo del coaching è vario ed in continua espansione (come tutto, del resto, al giorno d’oggi). Sono tantissimi gli ambiti in cui è possibile applicarlo: pensa che in Italia esiste addirittura una norma (la UNI 11601:2015) che definisce e classifica ufficialmente le varie tipologie. Eccole qui in breve!

Life Coaching

Il Life Coaching ti supporta nel fissare e raggiungere i tuoi obiettivi personali e professionali, in qualsiasi aspetto della tua vita. Ti aiuta nel migliorare la tua quotidianità, fare in modo che tu abbia più fiducia in te stesso, raggiungere un traguardo specifico, riconoscere il tuo valore e le tue capacità.

Business Coaching

Forse tra i più conosciuti, il Business Coaching aiuta leader, manager, liberi professionisti o chiunque abbia interesse, a gestire e orientare la propria attività nel modo più efficace e remunerativo. Ti permette quindi di definire (e raggiungere) i tuoi obiettivi, migliorare le performance aziendali, ridurre lo stress sul lavoro, comunicare più efficacemente, ottimizzare i tempi e aumentare la motivazione.

Executive Coaching

L’Executive Coaching è un po’ parente del Business Coaching: valorizza le competenze di coloro che hanno ruoli direzionali o che sono comunque ai vertici di un’azienda, per supportarli nel guidare il proprio team, acquisire nuove abilità, sostenere la propria attività nel lungo periodo – così da veder crescere la loro autorevolezza e fare una differenza a lungo termine in un mercato sempre più competitivo.

Sport Coaching

Qui cambiamo ovviamente ambito, ma non scopo: lo Sport Coaching aiuta atleti (e il loro staff) ad affrontare allenamenti, gare, vittorie e sconfitte con il giusto mindset. L’idea è sostenerli ad avere la giusta preparazione mentale per ogni prestazione, così da esprimere al meglio le proprie potenzialità e ottimizzare i propri risultati sportivi.

I vantaggi del coaching

Indipendentemente dai tuoi obiettivi, dedicare tempo e spazio al tuo sviluppo personale o professionale è sempre buona cosa. Ecco perché lavorare con un coach offre una serie di vantaggi:

  • Ti dà chiarezza, direzione e concentrazione;
  • Aumenta la tua consapevolezza nel capire e in caso modificare il tuo modo di pensare e agire;
  • Ti aiuta nell’affrontare piccoli e grandi cambiamenti;
  • Ti permette di prendere coscienza delle tue capacità e di ciò che ti serve per raggiungere il tuo scopo;
  • Accelera il tuo apprendimento quando hai bisogno di imparare una nuova abilità;
  • Come leader, ti aiuta a migliorare le tue capacità decisionali e di pianificazione strategica;
  • Migliora le tue competenze sul lavoro, la produttività e la collaborazione;
  • Crea un ambiente di lavoro migliore, più positivo e coeso.

Conclusione

La parola “coaching” può significare molte cose, ma sostanzialmente si tratta di aiutare le persone a risolvere i propri problemi e migliorare le proprie prestazioni.

Non importa che venga usato nello sport, nella vita o negli affari: un buon coach sa che le persone hanno sempre la risposta ai propri problemi e hanno solo bisogno di aiuto per sbloccarli.

In tutto ciò, la conoscenza e l’esperienza sono importanti, ma non tanto quanto la mentalità: è qui che un bravo coach sa come intervenire, facendo emergere ciò che già si trova dentro di te, in attesa che sia rilasciato. Alla fine, è sempre la mente ad essere la chiave per ottenere ciò che desideri.

About the author
Valerio Fioretti

Valerio Fioretti

Valerio Fioretti è lo specialista del web marketing per le piccole e medie imprese. Autore bestseller, speaker, consulente, formatore e marketing coach.

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