Brand naming: cos'è e come si fa

brand naming

Le parole hanno un peso nel marketing: ecco perché qualsiasi business che si rispetti non può che partire da un brand naming efficace e adatto. Qui ti spiego di cosa si tratta e perché è fondamentale per garantire la crescita della tua azienda.

Pare che un certo William Shakespeare dicesse in giro che non dovremmo giudicare una persona dal suo titolo…

Sono pienamente d’accordo, ma forse il caro poeta inglese non ha mai provato a vendere un’attività chiamata, che ne so, “Agenzia Viaggi Oltretomba” o simili!

Già, perché la dura e cruda verità è che se hai un business, offline o digitale che sia, il tuo nome conta.

Eccome se conta!

Può influenzare istantaneamente il modo in cui i tuoi clienti ti percepiscono: ogni parola, ogni suono e ogni lettera ha un impatto su come pensano e su come si sentono, in base anche alle connessioni legate alla loro personale esperienza e al contesto in cui si trovano.

Ti faccio subito un esempio banale: tu stesso immagino abbia sensazioni diverse di fronte alle parole “gattino” e “scarafaggio”. Giusto?

Nella creazione di un marchio di successo entrano in gioco una miriade di componenti (compreso un prodotto eccezionale e una forte personalità), ma resta il fatto che il tuo nome è uno dei primi punti di contatto che i tuoi clienti useranno per farsi un’opinione sulla tua azienda.

Un nome porta con sé un immagine ben definita, racchiude una storia passata o futura: ecco perché la sua scelta è frutto di una vera e propria strategia di marketing, che considera l’offerta ma anche il mercato di riferimento.

Il brand naming è un po’ come le fondamenta di una casa: ti serve per gettare le basi, per poi costruire l’intera struttura del tuo business di conseguenza, influenzando l’atteggiamento dei consumatori e la loro fiducia.

Ok, e fin qui ci siamo…

Ma nella pratica come si fa a fare del brand naming efficace?

Immagino tu te lo stia chiedendo!

In questo articolo trovi proprio qualche dritta a riguardo: continua a leggere per capire con esattezza cos’è il brand naming e come puoi approcciarlo nel modo migliore, così da poter creare un marchio che non solo risuoni con i tuoi clienti, ma offra un’esperienza memorabile e significativa nel tempo.

Cos’è il brand naming e perché è importante

Letteralmente, “naming” vuol dire “denominare”: nel marketing, ha quindi a che fare con la scelta dei nomi di prodotti, servizi o dell’azienda.

“Brand naming” è quindi nello specifico l’attività di creazione del nome per un marchio, in base alle sue caratteristiche, al mercato di riferimento e al target a cui si rivolge, contribuendo in questo modo alla definizione di identità, posizionamento, immagine e tono di voce.

Sì, è vero: una roba tutt’altro che semplice!

Ma al tempo stesso estremamente importante: devi sempre agire in modo tale da creare un’idea che sia aderente al prodotto e che possa essere utilizzata facilmente ed efficacemente nelle campagne di marketing.

Così come la grafica del logo, il nome è molto più di un semplice elemento identificatore: è il punto di contatto tra te e i tuoi utenti e rappresenta il valore del tuo marchio. Quando fai brand naming per la tua attività, stai facendo una vera e propria dichiarazione di intenti, creando un elemento importantissimo nella relazione con il tuo pubblico.

Questo è vero tanto più se consideri il contesto attuale, pieno zeppo di concorrenza, dove con ogni probabilità i prodotti e servizi che proponi sono già offerti da decine di altri competitor.

Ecco perché lavorare alla costruzione di un brand name forte, distintivo, impattante e memorabile è l’asso nella manica che puoi giocarti per lasciare un segno.

Non solo: i motivi concreti e tangibili per cui un brand naming di successo contribuisce alla crescita della tua attività sono molteplici. Tra i più importanti, c’è il fatto di formare le fondamenta del tuo business, mostrando la tua identità e distinguendoti da tutti gli altri, e di creare un legame con i clienti, instaurando una connessione che si trasformerà in un rapporto di stima e fiducia – e che, a lungo termine, contribuirà a soddisfare i tuoi obiettivi di maggiori vendite.

Nomi accattivanti rimangono impressi e vengono in mente ai clienti nei momenti più opportuni: se il tuo brand name è efficace, il tuo pubblico di riferimento lo ricorderà ogni volta che penserà al tuo settore. Questo ti renderà più semplice anche trovare nuovi lead e aumentare il livello di coinvolgimento e le conversioni.

Le caratteristiche di un brand naming efficace

Come creare un brand naming efficace? Ci sono delle regole da sapere e ricordare quando ci si dedica a quest’attività?

Beh, certamente il marketing di per sé ti dà alcune indicazioni, dicendoti che innanzitutto il brand name dovrebbe rispettare valori, mission aziendale e posizionamento del prodotto – ma a parte questo, non ti dice concretamente come idearlo.

Altra cosa: più un nome è facile da ricordare, più funziona e sembra trasmettere valore (questo lo dice il neuromarketing).

Comunque, anche se non esiste una formula magica, ci sono tratti comuni che rendono il nome di un marchio più efficace, per te e per le altre persone – una serie di qualità condivise da tutti i brand di successo.

Per far sì che rimanga impresso nella mente dei tuoi clienti e che contribuisca in qualche modo a stabilire il riconoscimento e la consapevolezza del marchio, il tuo nome dovrebbe essere:

Memorabile e originale

Il nome del tuo brand dovrebbe essere immediatamente collegabile alla tua azienda o al tuo prodotto, distinguibile e riconoscibile anche rispetto alla concorrenza. Meglio ancora se orecchiabile, con assonanze o giochi di parole.

Breve e accessibile

Più corto è il nome, più facile è scriverlo, pronunciarlo e ricordarlo: la semplicità è la chiave. Se anche fosse insolito o bizzarro, l’importante è che le persone possano facilmente interpretarlo o cercarlo su Google.

Appropriato

Il tuo brand name deve essere coerente rispetto al tuo business, alla storia che rappresenta e ai prodotti che offri: da ciò dipende anche la scelta della lingua (italiano o altro), il tone of voice, il logo e lo slogan ad esso associati. In breve, deve essere allineato con il tuo posizionamento.

Evocativo e significativo

Anche se molti optano per nomi descrittivi, un’ottima strategia di brand naming consiste nel scegliere dei termini che evochino determinate sensazioni, sulla base di ciò che le persone vuoi che associno al tuo marchio. L’obiettivo è suscitare una risposta emotiva positiva e invitare i potenziali clienti a saperne di più sul tuo prodotto o servizio.

Traducibile visivamente

Un buon nome deve racchiudere anche una forte identità visiva, che comunicherai attraverso il design, inclusi logo, icone, colori, ecc.

Brand naming: tipologie

Ok, quindi hai capito che il linguaggio che usi nel creare un nome è molto importante.

Forse però ti starai chiedendo da dove partire…

Uno strumento molto pratico che può aiutarti è quello della mappa concettuale, in cui cerchi di riassumere tutti i nomi, verbi o aggettivi connessi in qualche modo al tuo business.

A parte questo, ci sono varie tecniche che puoi usare, così come ci sono varie tipologie di brand name: te ne elenco qui alcune.

  • Nomi descrittivi: si associano immediatamente al prodotto, facendo capire subito quali sono le sue caratteristiche e qualità (ad esempio Ciocopiù per dei biscotti al cioccolato);
  • Nomi di pura fantasia: sono nomi liberamente inventati, come Spotify o Pringles;
  • Nomi mitologici: le divinità antiche hanno una particolare forza evocativa, come Nike o Pandora;
  • Nomi scientifici o tecnologici: trasmettono subito valori come serietà e affidabilità (ad esempio Microsoft);
  • Acronimi: in questo caso il brand è composto dalle iniziali di una serie di nomi, come IBM;
  • Nomi e cognomi: è il mio caso: valerio.it ha assunto un significato di brand grazie alla comunicazione di marketing e alla brand awareness sviluppata nel tempo; è il caso di molti brand anche nel campo della moda, come Patrizia Pepe o Giorgio Armani;
  • Lingua comune: qui siamo in un ambito inclusivo e comprensibile a tutti nell’immediato; basti pensare al frutto del desiderio più famoso di tutti (Apple) o alla domanda “Come va?” (Whatsapp);
  • Nomi onomatopeici: richiamano i suoni legati al prodotto (come le caramelle TicTac);
  • Combinazione di due nomi brevi: molto diffusa in inglese, è il caso di Facebook o Netflix.

Ovviamente queste sono solo alcune delle tipologie diffuse nel mondo del business; lascia pure spazio alla tua fantasia e creatività, rispettando le caratteristiche che ti ho spiegato nel paragrafo precedente.

Conclusione

La scelta del nome del tuo marchio è una delle decisioni aziendali più importanti che prenderai: definisce la tua offerta e può plasmare il futuro della tua attività.

Avere un nome efficace e saperlo mescolare con tutti gli elementi della tua brand identity, costituisce uno step non solo importante, ma addirittura fondamentale per aiutarti a comunicare chi sei.

In generale, gli approcci a una strategia di brand naming possono essere diversi, in base al risultato che vuoi ottenere, e tutti comunque validi. L’importante è avere le idee chiare!

Sì, mi rendo conto che è qualcosa che richiede impegno, esperienza e attenzione – perciò non temere di chiedere supporto se ti sembra di essere bloccato in qualsiasi fase del processo.

E tu? Quali sono le difficoltà che ti trovi di fronte nel creare il tuo brand name?

Fammelo sapere nei commenti!

About the author
Valerio Fioretti

Valerio Fioretti

Valerio Fioretti è lo specialista del web marketing per le piccole e medie imprese. Autore bestseller, speaker, consulente, formatore e marketing coach.

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